5 cibi da mangiare in autunno secondo la medicina cinese
Articolo pubblicato su Vanity Fair.it nel novembre 2014
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«Il concetto di fondo...». Inizia così il Dottor Carlo Barbieri, agopuntore, che dopo una laura in medicina in Italia, è partito per Pechino per specializzarsi in medicina tradizionale cinese. Inizia con un incipit che mi fa presagire una di quelle rivelazioni che mi cambieranno la vita, le basi di una cultura antichissima, di una tradizione medica che previene la malattia invece che limitarsi a curare i sintomi. Di un luogo - la Cina - dove la vulgata vuole che il medico si paghi sempre tutti i giorni, e che si smetta di pagarlo solo quando ci si ammala, poiché ha evidentemente fallito il compito.
Ecco, il Dottor Barbieri mi sta rivelando il fulcro filosofico di tutto ciò, e io non sono pronta, ho ancora nella testa la domanda che gli ho rivolto: «Che cosa consiglia di mangiare in autunno la medicina cinese?» Ma il Dottor Barbieri, che a furia di aghi e coppette sono anni che mastica la medicina tradizionale cinese per il pubblico italiano, sa che bisogna semplificare. Che non può raccontarmi tutto in un'interivista. Ma che proverà a darmi un'infarinatura. «Il concetto di base, nella tradizione cinese», dice «è che l'uomo è un microcosmo inserito in macrocosmo (il mondo), che l'uomo si muove insieme alla natura e tanto più questo movimento è allineato, tanto più saldamente mantiene il proprio benessere». OK.
LA TEORIA DELLA CANNA AL VENTO: MEGLIO PIEGARSI
«Noi, dalla cultura greca in poi, abbiamo voluto ascrivere il mondo in una regola, come se fosse una realtà statica. Nella cultura cinese l'universo è in movimento, non per niente il testo base della tradizione cinese è l'I-Ching, il Libro dei Mutamenti. Ora, durante l'anno viviamo stagioni diverse, in Cina l'anno viene diviso in 5 movimenti che esprimono la trasformazione ciclica del mondo. Il nostro compito: adattarci al mondo, adeguando le nostre abitudini, o meglio senza abitudini, ascoltando le energie esterne e interne e facendole procedere insieme. Entrare in assonanza con la trasformazione è essenziale per la buona salute».
AUNTUNNO: CHE FACCIAMO?
«Per i cinesi la quinta stagione è la tarda estate, la madre, il luogo dove il seme viene messo in terra e trasformato in energia, è il momento in cui l'estate arriva al suo apice ma iniiza il passaggio dalla Yang (dell'estate) allo Yin (dell'inverno), è il dolce. Nel cibo è il caco o la zucca. È il momento che abbiamo appena lasciato per entrare nell'autunno, che secondo il sistema "associativo" cinese, è il tempo del metallo, del colore bianco, del sapore piccante, è il mese legato ai polmoni e all'intestino.
In genere è il momento in cui mangiare cibi molto caldi. Non più iinsalate e cibi crudi, ma verdure cotte, zuppe bollenti, magari aggiungendo qualche cibo della tarda estate. E scegliendo verdure e prodotti di stagione per essere in linea con le energie che la terra esprime in questo momento.
COSA SUCCEDE SE SI MANGIA BENE?
«Quando mangiamo le cose giuste, il nostro metabolismo funziona, abbiamo una sensazione di energia, la pancia piatta e in generale stiamo bene sia fisicamente che emotivamente».
E se una persona in autunno si deprime perché piove (non è un esempio a caso, n.d.r.)?
«È normale e come ogni altra emozione va accolta, sentita e lasciata andare. Anche nelle emozioni ci dobbiamo adeguare al momento dell'anno: in autunno è consona una vaga tristezza, una certa malinconia, ma non deve essere troppa. Nel pensiero cinese, il cuore è l'imperatore e il suo lavoro è comandare sugli altri organi. Quando accoglie un'emozione troppo a lungo smette di fare bene il suo lavoro. Quindi bisogna farle scivolare via».
Ma come si fa?
«Già l'idea di mangiare le cose giuste è un buon inizio, ma generalmente si sta dentro il momento, pronti ad ascoltare e cambiare secondo le esigenze. Più siamo flessibili più anche le emozioni saranno meno distruttive».
Detto cinese: «Cura con le medicine, guarisci con i cibi».