Carlo, il medico che ha scelto le cure venute dall'Oriente
Articolo pubblicato su Repubblica il 19/03/2005
Ha imparato in Cina l'arte dell'agopuntura e dell'erboristeria e come i suoi maestri sente il polso per capire come sta una persona (....)
Si stava specializzando in neurologia quando ha deciso di partire per la Cina (....)
La cultura millenaria dei cinesi e il modo di intendere le malattie come squilibri dell'energia nelle persone, hanno un impatto profondo sul modo di pensare del giovane medico veneto (....)
E' tornato in Cina altre due volte, in regioni diverse, per impadronirsi dell'arte di curare con gli aghi, le coppette e la moxa (....)
Trova un medico cinese che gli dice: "Dimentinca tutto quello che hai studioato e affronta con attenzione quello che trovi" (....)
"Vedere l'agopuntura e l'erboristeria, che è l'altra parte della medicina cinese, fatte in ospedale a Pechino è un po' diverso che vedere questi campi della medicina esercitati a Beverly Hills come moda" (....)
Il rapporto tra l'ambiente esterno e l'essere umano è uno degli aspetti dell'approccio orientale alla salute (....)
"Solo in Cina, però, un giovane cinese colto mi ha detto: vorremmo avere le vostre belle cose, le vostre macchine e le vostre camicie di cotone, ma non vorremmo avere la vostra cultura" (....)
Quando torna in Italia Carlo Barbieri di mette a lavorare come agopuntore. Ottiene due borse di studio in terapia antalgica: una all'ospedale di Vicenza e una all'ospedale di Padova (....)
Per anni va spesso a Londra dove ha molti pazienti inglesi. barbieri sostiene che fra gli inglesi e l'alta borghesia milanese ci sia un punto fondamentale in comune: la negazione dei propri bisogni (....)